Gnu/Linux, Software Libero, e Mondo del Lavoro...

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cantor
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A rejoint: 04/08/2015

Do per scontato che chiunque sia qui, e abbia contribuito e/o donato tanto allo staff di Trisquel quanto alla FSF, (e ne segua con interesse l'operato), metta al primo posto l'Etica che c'è dietro il Software Libero, (quindi non mi soffermerò sulla questione, a meno che a qualcuno non interessi approfondire l'argomento).

Nella vostra attività lavorativa, quando nello studio, (fondamentale perché in informatica è necessario essere sempre curiosi ed aggiornati, specialmente sulle tecnologie che potrebbero essere pericolose o sbagliate per sé stessi ma, specialmente, per le altre persone), è proprio andando nel dettaglio che, piano piano, emergono dati Concreti che non possono essere messi in discussione, ma sono sotto gli occhi di tutti quelli che studiano, (a parte quelli che fanno finta di non vederli e lì, chi è onesto si becca l'appellativo di "complottista"... ma pazienza).

Io credo che qualunque tecnico, sistemista, o programmatore Onesto, si sia scontrato con queste ipocrisie di mercato. Al resto ci pensa la comunità, fatta di gente preparata che, giustamente, smaschera ciò che è eticamente sbagliato ed invisibile per l'utenza comune o, se non altro, prova a proporre soluzioni alternative, privilegiando l'etica che c'è dietro ancora prima del fatto che quel sistema sia gratuito o meno. A volte si riesce a far ragionare qualcuno, ma nella maggior parte dei casi è difficile, (almeno qui in Italia, e io lo adoro questo paese, premessa).

Sta di fatto che, se si vuole lavorare e comunicare con i clienti, quanto con gli amici non smanettoni, nel 99% dei casi non si possono usare le tecnologie a cui siamo abituati, (non sempre almeno, in termini di assistenza tecnica, sul proprio pc è un altro discorso), con l'aggiunta che, oltre a combattere contro il software proprietario, c'è anche la lotta contro un hardware sempre più chiuso... per non parlare di cellulari e tablet che personalmente odio eheh.

L'hardware libero esiste ma, per ragioni di mercato piuttosto ovvie, non è proprio alla portata di tutti, e non ha una grande posizione nel mercato, (dominato da aziende poco oneste eh). Ma su questo potrei essere disinformato io, (se conoscete siti che si possono linkare qui che vendono hardware libero a prezzi umani ditemeli pure, (magari via messaggio privato per evitare pubblicità).

E poi c'è chi col computer lavora in un determinato campo e ha bisogno di Quel determinato software per lavorare, sennò non lavora stop, (conosco persone che non lo fanno per cattiveria, ma per esigenza/imposizione da parte di terzi, o semplicemente per mangiare, scusa subdola che usa chi impone tutto questo), e se aziende grosse di cui non faccio il nome, programmano esclusivamente un software per un determinato OS o una determinata macchina, rendendolo inutilizzabile o quasi su altri... pochi sono quelli disposti a sbattersi per un'alternativa.

Tutta la nostra società funziona così, me ne rendo conto... come mi rendo conto che funzionerebbe molto meglio se, ognuno di noi, mettesse a disposizione quello che sa per gli altri, (consapevole del fatto che ci sarà sempre chi giocherà sporco). Questa fesseria del tenere segreto qualcosa "perché sennò mi rubi il lavoro" è controproducente Nel proprio lavoro e per gettare le fondamenta di un mondo leggermente migliore, (che ce vo poco eh XD). Perché si può anche spiegare qualcosa ad una persona, poi sta a quella mettersi a studiare, perdere tanto tempo davanti ad un pc ed imprecare come un caimano finché non riesce nell'impresa. La qualità è meglio della quantità, ancora di più se seguita da principi etici di salvaguardia e condivisione, (senza alcuna natura politica di fondo, ma riassumibile in una semplice parola: condivisione. Stop.)

Voi come vi relazionate con tutto questo? Perché a me certe volte fa cascare un pò le p...e XD perché se da una parte c'è Realmente chi ha bisogno di un OS o di un determinato software per lavoro, dall'altra la maggior parte dell'utenza viene fregata dalla facilità di utilizzo, (e quindi da tecnologie che nascondono informazioni all'utente, carpendone molte altre).

Scusate il papiro, ma una cosa così importante non si può scrivere in tre righe, e poi so che qui sono fra amici, (liberi di cancellare il post se ritenete che sia poco appropriato, in tal caso mi scuso in anticipo).

SuperTramp83

I am a translator!

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A rejoint: 10/31/2014

Su un computer **non mio** non ho alcun problema ad usare Mafia$oft ed una tonnellata di programmi proprietari se devo farlo o se voglio farlo. In un computer che mi appartiene, perchè è mio, l'ho comprato e ne ho il controllo, non installo mai per nessuna ragione "schifo privativo".
Il fatto che io usi o non usi un computer **non mio** dotato di Mafia$oft non cambierà lo stato di quel computer.

Se un amico vuole chattare con me, gli dico "installa questo, eccoti il mio ID". Se gli sta bene, bene. Se no, meglio ancora. Meglio ancora perchè se non è disposto a spendere 2 minuti per installare un programma per parlare con me, il fatto stesso di parlare con me non gli è importante, perciò mi evita solo perdite di tempo.

Marco
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A rejoint: 11/06/2012

tu cosa usi per chattare o fare videochiamate? Cosi per curiosita`.

cantor
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A rejoint: 04/08/2015

Per chattare uso Profanity, client su console simil Pidgin per intenderci, (scusa ho letto il tuo commento solo ora, non l'avevo visto XD).

cantor
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A rejoint: 04/08/2015

Il discorso più che altro non è proprio questo, forse mi hai frainteso. Sul 99% dei computer su cui faccio assistenza, ovviamente seguo le esigenze del cliente però, da membro associato della FSF, provo a fargli conoscere questo mondo che qui, in Italia, non può essere solo materia per sognatori, curiosi o programmatori, (e viene boicottato anche da fior fior di laureati e professori, per esigenze prettamente lavorative).
Io credo che dovrebbe essere alla portata di tutti. E' quello che mi butta un pò giù, (avere la possibilità di informare, dati alla mano e vedere che ci ricascano ogni volta...).

Devi anche partire dal presupposto che il software libero non è proprio user-friendly, (sicuramente più di prima), quindi il soggetto dipendente da smarthphone/tablet, (che se per miracolo ha un pc/notebook lo usa solo per loggare sui social networks o controllare l'email, nella migliore delle ipotesi...), non può essere scartato a prescindere perché è vittima di un sistema malato costruito ad-hoc, al paro di una pianta che viene innaffiata e curata male dal principio, (per scopi studiati a tavolino). E' ovvio che se vuoi nascondere qualche riga di codice malevola regali un servizio comodo, utilizzabile senza un minimo di cervello.

In ambito didattico e scolastico, questo poi è diseducativo, specialmente nei paesi poveri o informaticamente antiquati, (non è un caso se studiamo in inglese). Non parliamo delle università poi...

E poi siamo sinceri, ben pochi hanno il controllo completo dei propri computer, (toccherebbe essere programmatori, elettronici, e chissà quante altre cose tutte insieme... servirebbe un clone!).

Quello che mi secca è vedere, anche nelle scuole informatiche gran parte di professori e studenti che deridono quello che c'è dietro il software libero, imponendo a priori le tecnologie che portano maggiori guadagni, (continuo a pensare che col software libero sarebbero maggiori questi guadagni, specialmente in termini di condivisione). Prima di deridere bisognerebbe provare, (e non mi riferisco a te con cui ho già avuto modo di fare delle splendide chiacchierate!).

Gnu/Linux si impara imprecando, per quanto uno possa essere raffinato ed educato è così eheh

Se poi col computer ci lavori o ci vorresti lavorare, (specialmente col software libero e con Gnu/Linux), certe tecnologie sei costretto ad utilizzarle, solo per assistenza tecnica, (servizi email compresi, cellulare e quant'altro). Essere completamente tagliati fuori è il primo modo per farne una forma di fanatismo, e quindi dare il "la" a chi il software libero lo condanna a prescindere, oltre a tagliarsi le gambe, perché qualcuno si riesce a portarlo in questo splendido mondo.

Se qualcuno di voi conosce un gruppo attivo che si occupa di software libero e Gnu/Linux a ROMA me lo faccia sapere, collaborerei volentieri, (in base alle mie capacità ovviamente, valutate da chi mi contatterà).

Sono due anni filati che contatto quanto la Gnu Foundation, quanto la FSF, (gentilissimi e correttissimi), ma qui in Italia siamo messi davvero male in termini di salvaguardia di quello che potrebbe essere pericoloso negli anni a venire, dal punto di vista informatico, (veramente anche oggi non è che siamo messi bene).

Ecco perché non mi basta avere la mia postazione con Trisquel, e sacrificare parte del mio software e hw a favore del controllo del mio computer... non so se mi spiego.

Non hai idea di quanta gente ho visto estasiata dall'idea del software libero e dalle parole di Stallman, e poi vederla mollare dopo poco tempo, (per cosa poi, per il flash player? Per i driver della scheda grafica?... Ma che cazz...).

Io stesso prima di cominciare a studiare programmazione un pò più seriamente, facevo avanti e indietro tra varie distro, (e non sono esperto eh), però mi piacerebbe che quel gradino non esistesse proprio, perché sarebbe bello vederli migrare da subito, o se non altro che capissero cosa c'è di realmente importante dietro tutto questo: non la gratuità dell'OS.

Perché anche convertire una distro fatta di software libero aggiungendo software privativo è una porcata.

Ci serve un gruppo italiano Grosso e organzzato, non neghiamolo, (non faccio nomi ma ne ho già contattato uno che non si muove dal 2010).

Perché in questi forum siamo più o meno tutti d'accordo: è là fuori che tocca fare la differenza, (nessuna rivoluzione, solo la base per crescere bene le future generazioni: la condivisione ed il controllo delle proprie tecnologie, qualunque esse siano).

Farei lo stesso discorso per quanto riguarda la musica, essendo un musicista, quanto per la gestione dei figli se fossi un padre. Qui ci vuole apertura mentale, tatto e nessuna imposizione. Qui dentro ci sono delle belle teste e con delle ottime conoscenze: metterle solo all'interno dei propri pc lo trovo limitante e forse anche sbagliato.

P.S. = Ciònonostante faccio i complimenti allo staff di Trisquel perché ho notato grandi differenze nel riconoscimento delle periferiche e nella gestione dei pacchetti. E poi questa sezione italiana la volevo da troppo tempo eheh :)

Kernelpanic
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A rejoint: 03/28/2015

Il reale problema dell'italiano medio è la non voglia di fare.L'italiano vuole tutto pronto e non gli interessa come viene fatto o quale concetto etico sta dietro ad un progetto.Vuole che funzioni come e quando vuole lui senza compromessi o alcun tipo di rinuncia.
Ecco perchè è sempre più difficile far capire alle persone quello che in realtà sta dietro alla FSF e al principio del software libero.
Appena c'è qualcosa che non va come dice lui torna di corsa ad usare software proprietario.Il 99% delle persone che ha in mano un iphone lo ha solo per dimostrare uno status simbol,quando poi il reale utilizzo si limita al massimo (ed esagero) al 10%.
Internet è un infinita risorsa di informazioni,ma il problema è che alla gente non gliene frega niente di informarsi;Basta avere faccia libro (facebook) cinguettio (twitter) e you/tube/porn etc etc per essere contenti.
La pigrizia è la morte dei neuroni.
Tu poi che vivi come me in italia (io vicino a Milano) saprai benissimo che ai giovani d'oggi gli vengono imposti concetti sbagliati e loro accettano senza minimamente opporsi.Vedi nel mondo del lavoro,nessun giovane si lamenta o manifesta per il lavoro,figurati se lo fa per il software libero che non sa nemmeno cosa sia magari.
Triste ma purtroppo è la realtà.Cio non toglie il fatto che continuo ad usare software libero e a cercare di far aprire gli occhi a quelli che incontro.

cantor
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A rejoint: 04/08/2015

Triste ma vero... hai fatto un'ottima analisi Kernelpanic :) che poi io trovo che sia pericoloso e poco stimolante usare qualcosa passivamente senza studiarla, senza capire come funziona, senza valutare mentalmente anche solo la possibilita' che esistano delle alternative alle proprie abitudini... senza valutare che certi automatismi sono pericolosi.
Quindi la mia preoccupazione e' di ordine sociale e comportamentale, non solo informatica. Condivido pienamente quello che hai detto: l'utilizzo passivo e "modereccio" di molte "tecnologie" sta creando una grossa barriera per la comunicazione Reale, digitale e, secondo, me anche per i programmatori: e' un limite per la loro creativita', a quello che potrebbero realmente fare.
Cio' non toglie che ogni volta che leggo commenti come questi, tiro un grosso sospiro di sollievo: significa che il fuoco sembra spento, ma in realta' c'e' sempre qualcuno che lo alimenta di nascosto :)