Cos'è il software libero?

Il software libero, in contrapposizione a quello proprietario, rispetta i diritti fondamentali degli utenti, garantendo loro di poter:

  • eseguire il programma per qualsiasi scopo
  • studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie necessità (l'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito)
  • ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo
  • migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio (anche in questo caso l'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito)

Il software libero è una questione di libertà, non di prezzo, anche se è spesso distribuito gratuitamente. Per capire il concetto, bisognerebbe pensare alla “libertà di parola” e non alla “birra gratis”.

Molti programmi di software libero sono protetti dal copyleft. Il copyleft è usato da alcune licenze di software libero (in particolare la GNU GPL) per proteggere la libertà di ridistribuire il programma richiedendo che tutte le modifiche e le versioni estese del programma siano anch'esse software libero. Si tratta di un'inversione del tipico utilizzo del diritto d'autore (che vieta ad altri di riprodurre, adattare, o distribuire copie di un lavoro), da cui il nome. Esiste anche il software libero non-copyleft. È meglio usare il copyleft nella maggior parte dei casi, ma se un programma di software libero non è copyleft, rimane comunque fondamentalmente etico.